Attenzione! La risata è contagiosa

Perché ridiamo?

 

Spesso si dice che gli esseri umani sono gli unici a ridere… beh non è vero. Ci sono anche vari animali che ridono, certo diversamente da noi, ma lo fanno! Infatti, la risata viene spesso associata al gioco e tutti i mammiferi giocano, però  provate ad immaginarvi un leone o una scimmia che ridono come voi. Strano forte no!?

Ognuno di noi ha la propria risata, che dipende dalle nostre esperienze e dal nostro corpo, ma la cosa bella è che, per quanto diverse, una risata è un linguaggio universale.

Naturalmente, come per tanti altri temi, anche in questo caso esistono numerose ricerche in vari ambiti di studio ed ognuno di loro ha la propria teoria sulla risata.

Ridere per superiorità

Un primo motivo, strano ma vero  riguarda la nostra possibilità di affermarci a livello di superiorità. Un po’ come Nelson nei Simpson. Questo rappresenta anche il motivo per cui ci capita di ridere quando vediamo qualcuno che si fa male.

La risata per reset e sollievo

Una seconda teoria, pensata da Freud afferma che ridere ci da sollievo. Semplicemente, dopo il tram tram del nostro cervello, grazie a qualcosa di inaspettato ridiamo ed è come se facessimo riprendere aria alla nostra mente dopo averle fatto trattenere il fiato per ore.

Il problema di quest’ultima cosa, secondo un altro studioso è che… ridiamo solo se capiamo la gag. Motivo per cui a volte se nessuno capisce la barzelletta e si spegne l’umore del gruppo.

La risata in ambito sociale

Una cosa comune però è la visione della risata come elemento necessario al social bonding. Il quale tra l’altro è il motivo per cui magari quando qualcosa ci diverte e siamo con altri ridiamo, anche forte, ma se siamo da soli e stiamo mandando degli emoji che ridono noi siamo seri.

Non è che siamo strani, è normale!

Questo accade perché la risata è una funzione fisiologica, lo facciamo molto meglio quando siamo con qualcuno di cui ci fidiamo. È qualcosa di intimo che ci permette di condividere emozioni e legare con un individuo.

A livello fisico, la risata dipende dai neuroni specchio, che ci spingono a copiare il comportamento di chi ci sta davanti. Siamo molto più inclini a ridere se vediamo qualcun altro ridere, ecco perché la risata è contagiosa. Infatti, è stato provato che si ride 30 volte di più se in compagnia, e che la maggior parte delle risate viene prodotta in contesti sociali.

Oltretutto, il nostro cervello è perfettamente in grado di distinguere la differenza tra una risata vera ed una fake. Questo non significa che le risate false siano negative, al contrario, ciò non toglie che grazie a sofisticate elaborazioni uditive, quando sentiamo qualcuno ridere le parti del cervello che si attivano saranno diverse in base al tipo di risata.

Ad influire ulteriormente sulla contagiosità della risata è l’età della persona. Più si è giovani e più la risata è contagiosa. È per questo che quando sentiamo un bambino piccolo ridere di cuore, automaticamente, a meno che non siamo degli automi, ridiamo anche noi.

In generale, le relazioni (d’amore o d’amicizia) si gestiscono meglio quando si ride, perché c’è meno stress, così come qualsiasi altra situazione della vita, comprese le malattie.

Infatti, qualsiasi sia il motivo, la risata fa bene, ci fa ventilare, respirare e aumenta le nostre difese immunitarie (temporaneamente), per finire ha anche un effetto analgesico è per questo che si dice “ridi che ti passa” o “ridi che fa bene”.

 

 

Ti potrebbe piacere anche:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *