L’odore della pioggia

Ma quanto è buono il Petricore

 

Avete presente quel profumo che si sente nell’aria prima e dopo un temporale? Quello che per certi versi ci rende felici e malinconici allo stesso tempo e che noi comunemente chiamiamo l’odore di pioggia?

Ma come fa la pioggia ad avere quella particolare essenza se noi sappiamo per certo che l’acqua è inodore?

A dare vita al profumo in questione, sono alcuni fattori naturali esterni che entrano in contatto con la pioggia.

Ozono

Il primo è l’ozono, il quale dà vita all’odore che sentiamo prima di un temporale. Questo accade perché l’elettricità di cui sono carichi i fulmini e le nuvole spacca le molecole di azoto e di ossigeno presenti nell’aria, portando alla formazione dell’ozono. Il quale poi, viene portato a bassa quota dalle correnti adi aria che si formano tra le nuvole, che è il motivo per cui spesso questo odore annuncia un temporale. Inoltre, dato che il nostro naso è capace di sentire 10 parti di ozono per miliardo di parti d’aria non ci è difficile percepirlo.

Geosmina

Ma l’odore tra città e campagna cambia. Tutto ciò è dovuto alla Geosmina, il secondo fattore, che è rappresentato da quel profumo più intenso e che sa di terriccio, soprattutto se l’acquazzone si verifica dopo una lunga serie di giornate non piovose. Infatti, si tratta di un composto organico che diventa estremamente odoroso all’aumentare dell’umidità nell’aria. Rispetto all’ozono, il nostro naso può percepire la Geosmina anche se è in 5 parti per trilione, motivo per cui in campagna sentiamo di più l’odore di terra.

Petricore

L’ultimo fattore è il petricor o Petricore. Questo nasce dal contatto tra gli elementi organici delle pietre e gli olii che le piante secernono pre-pioggia. Questi ultimi vengono, poi, assorbiti dal terreno e dalle rocce e successivamente rilasciati nell’aria, tramite la pioggia, insieme alla Geosmina.

Ma perché ne siamo così affascinati?

Beh, sicuramente a livello chimico perché si tratta di odori che stimolano molto in nostro olfatto, ma anche perché l’olfatto in realtà è il primo senso per importanza, in quanto il più legato alla nostra parte primitiva ed animale.

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